About Stefano Tresoldi
Degree in Administrative Science at UNITO Law Department, with more than 20 years as consultant in IT field.
Since 2011 to 2015 consultant for regulatory-driven transformation projects related to "Online Civil Trial" (PCT), included privacy and security compliance.
2014-2015 Consultant for an innovative digital project on the new juridical regulation for "Messa alla prova" (L. 67 del 28.04.14) and for "Volonatria Giurisdizione".
Stefano founded in 1995 the company STL an IT computer science consulting company. As owner, the prime occupation was company management and new business discovering, public relations, and partnership building; but in more than 20 years at STL he worked and acquired many interdisciplinary skills in many matters: stakeholder management and stakeholder engagement, leadership, strategic thinking, problem solving, decision making, public speech and presentations. Since 2002 he work as consultant.
Grazie, trovo molto interessante il punto di vista espresso nel post. Resta però il fatto che, l’informativa privacy, non riesca ancora ad essere efficace come dovrebbe. Il contesto tecnologico, inoltre, non aiuta sicuramente.
ciao,
faccio anch’io un commento (e ringrazio di essere stata citata)
tutto vero (che l’interessato non legge)
sta di fatto che oggi lo sforzo richiesto è di metterlo sempre più nelle “condizioni” di leggere e capire con facilità ed esattezza. Senza sforzo o con il minor sforzo possibile
se poi non lo fa, è un problema suo…
due considerazioni ulteriori sul tema :
1) quando ho scritto quel post ho pensato che forse ero stata un po’ provocatoria
in realtà, la settimana scorsa, mentre mi preparavo ad un convegno sulla gestione del dato nella sperimentazione ho trovato lo stesso concetto espresso nel Parere WP 29 sull’interesse legittimo ( al punto III.3.5. Responsabilità e trasparenza)
si dice proprio che gli utenti dovrebbero essere avvertiti del fatto che stanno pagando con i loro dati
2) ho passato due giorni a Torino al Feestival della democrazia
interessantissimo
ho seguito l’intervento di Francesca Bria, italiana, assessore all’innovazione tecnologica di Barcellona
il tema era: come la pubblica amministrazione DEVE usare i dati di cittadini per migliorare i servizi
e come il cittadino DEVE SAPERE che i suoi dati possono essere di grande importanza per la comunità
il dato come BENE COMUNE
una prospettiva completamente nuova
ho scritto un post sul tema sul mio sito
http://www.studiolegalestefanelli.it/it/articoli-legali/tecnologia-welfare-e-dati-comuni-festival-della-democrazia-di-torino
saluti a tutti