La Commissione europea presenta lo scudo UE-USA per la privacy

di | 2 March 2016

In data 29 febbraio la Commissione europea ha pubblicato i testi giuridici che instaurano lo scudo UE-USA per la privacy e una comunicazione che illustra le azioni adottate negli ultimi anni per ripristinare la fiducia nei flussi transatlantici di dati, dopo le divulgazioni sulle operazioni di sorveglianza di massa del 2013.

In linea con gli orientamenti politici del Presidente Juncker, la Commissione ha:

i) messo a punto la riforma delle norme dell’UE sulla protezione dei dati, che si applicano a tutte le imprese che prestano servizi sul mercato della UE;

ii) negoziatol’accordo quadro UE-USA, che garantisce norme elevate di protezione dei dati per il trasferimento di dati tra le due sponde dell’Atlantico a fini di operazioni di contrasto della criminalità; e

iii) realizzato un rinnovato e solido quadro regolamentare per lo scambio dei dati: lo scudo UE-USA per la privacy.

 

i contenuti di quest’ultimo saranno:

–          Imposizione di obblighi precisi alle società: il nuovo accordo sarà trasparente e comprenderà efficaci meccanismi di vigilanza, fra cui quello di sanzioni o esclusione in caso di inadempienza, al fine di garantire che le società rispettino i loro obblighi. Le nuove regole comprendono anche condizioni più rigorose per i trasferimenti successivi ad altri partner dalle società che partecipano al programma.

–          Garanzie chiare e obblighi di trasparenza applicabili all’accesso da parte del governo degli Stati Uniti: per la prima volta, gli Stati Uniti hanno fornito all’UE una garanzia scritta, da parte dell’Ufficio del Direttore dell’intelligence nazionale, che tutti i diritti di accesso delle autorità pubbliche ai fini della sicurezza nazionale saranno soggetti a precisi limiti, garanzie e meccanismi di controllo, e sarà impedito l’accesso generalizzato ai dati personali. John Kerry, segretario di Stato statunitense, si è impegnato a introdurre una possibilità di ricorso in materia di intelligence nazionale per i cittadini dell’UE tramite un meccanismo basato sulla figura del mediatore all’interno del Dipartimento di Stato, che sarà indipendente dai servizi di sicurezza nazionali. Il Mediatore tratterà i reclami e le richieste di informazioni da parte di singoli cittadini dell’UE e li informerà se le normative in materia sono state rispettate. Tali impegni scritti saranno pubblicati nel U.S. Federal Register.

–          Protezione effettiva dei diritti dei cittadini dell’UE con diverse possibilità di ricorso: i reclami devono essere risolti dalle imprese entro 45 giorni. Sarà disponibile una soluzione consistente nella composizione extragiudiziale gratuita delle controversie. I cittadini dell’UE si potranno anche rivolgere alle loro autorità nazionali di protezione dei dati, che collaboreranno con la Commissione federale per il commercio per assicurare che i reclami dei cittadini dell’UE vengano esaminati e risolti. Qualora una controversia non sia stata risolta mediante detti mezzi, si potrà far ricorso, in ultima istanza, ad un meccanismo di arbitrato, la cui decisione sarà esecutiva. Inoltre, le imprese possono impegnarsi a rispettare il parere delle autorità di protezione dei dati dell’UE. Tale disposizione è obbligatoria per le imprese che trattano dati relativi alle risorse umane.

–          Meccanismo annuale di riesame congiunto: Il meccanismo consentirà di monitorare il funzionamento dello scudo per la privacy, compresi gli impegni e le garanzie relative all’accesso ai dati a fini di contrasto della criminalità e finalità di sicurezza nazionale. La Commissione europea e il ministero del Commercio degli Stati Uniti procederanno al riesame, e inviteranno esperti nazionali di intelligence degli Stati Uniti e delle autorità europee di protezione dei dati a parteciparvi. La Commissione farà ricorso a tutte le altre fonti di informazioni disponibili, comprese le relazioni di trasparenza delle imprese in merito al livello delle richieste di accesso delle autorità pubbliche. La Commissione organizzerà inoltre una conferenza annuale sulla privacy con le organizzazioni non governative interessate e i portatori d’interessi pertinenti per discutere i più ampi sviluppi nel settore del diritto alla privacy degli Stati Uniti e del loro impatto sui cittadini dell’Unione. In base al riesame annuale, la Commissione presenterà una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio.

 

ulteriori informazioni

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-433_it.htm

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