LA CAMERA dei deputati italiana ha approvato oggi due distinte mozioni per promuovere la Dichiarazione dei diritti in Internet in vista dell’Internet Governance Forum che si terrà in Brasile dal 9 al 13 novembre.
Il sottosegretario alle telecomunicazioni Antonello Giacomelli è intevenuto in aula, per sostenere l’iniziativa che “impegna il governo ad attivare ogni utile iniziativa per la promozione e l’adozione a livello nazionale, europeo e internazionale dei princìpi contenuti nella Dichiarazione adottata il 28 luglio 2015 dalla Commissione per i diritti e i doveri in Internet istituita presso la Camera dei deputati italiana; a promuovere un percorso che porti alla costituzione della comunità italiana per la governance della rete definendo compiti e obiettivi in una logica multistakeholder.
La Dichiarazione dei diritti era stata precedentemente approvata il 28 luglio 2015 da una Commissione di studio ad hoc promossa dalla Presidenza della Camera composta da deputati attivi sui temi dell’innovazione tecnologica, studiosi ed esperti, operatori del settore e rappresentanti di associazioni dopo una serie di audizioni e una consultazione pubblica durata cinque mesi.
La Commissione di studio della Camera ha inoltre approvato una Dichiarazione congiunta con la Commissione dell’Assemblea nazionale francese in cui si afferma, a livello internazionale, il concetto di internet quale bene comune mondiale. Nella mozione, sottoscritta da gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione, si definisce Internet come “uno strumento imprescindibile per promuovere la partecipazione individuale e collettiva ai processi democratici e l’eguaglianza sostanziale”.
A questo punto nasce spontaneo il commento : perchè 2 Dichiarazioni che in alcuni punti sono contrastanti ?
Il tema più citato è stato quello della neutralità della rete. Secondo il centrista onorevole Mario Marazziti invece nella carta, di cui condivide i contenuti, manca un esplicito riferimento alle libertà economiche. L’articolo 4 “Neutralità della rete”, recita: “Ogni persona ha il diritto che i dati trasmessi e ricevuti in Internet non subiscano discriminazioni, restrizioni o interferenze in relazione al mittente, ricevente, tipo o contenuto dei dati, dispositivo utilizzato, applicazioni o, in generale, legittime scelte delle persone.” E al secondo comma “Il diritto ad un accesso neutrale ad Internet nella sua interezza è condizione necessaria per l’effettività dei diritti fondamentali della persona.”
Gli altri articoli della Carta invece riguardano il Diritto di accesso, alla conoscenza e all’educazione in rete, ma soprattutto alla Tutela dei dati personali, all’autodeterminazione informativa, all’inviolabilità dei domicili informatici, all’anonimato, all’oblio e alla sicurezza in Rete.