Gli Internet Provider Ammericani (ovvero chi fornisce la connessione) , saranno presto autorizzati a vendere la cronologia di navigazione web , i dati finanziari e sanitari, e altre informazioni personali a terzi in base ad un disegno di legge approvato dalla Camera dei Rappresentanti nei giorni scorsi con di 215 voti a favore e 205 contrari.
Ma di cosa si tratta esattamente:
Lo scorso autunno la Federal Communications Commission (FCC) statunitense ha imposto ai provider, cioè ai fornitori di connessione (Verizon, AT&T o Comcast), di ottenere il consenso degli utenti per poter cedere alle agenzie pubblicitarie numerose informazioni sulle loro attività online fra cui la cronologia delle ricerche, la geolocalizzazione, i numeri di previdenza sociale o le applicazioni scaricate dai negozi digitali.
Inoltre la Fcc prevedeva anche un rafforzamento delle difese digitali dei dati degli utenti contro gli hacker e in generale possibili furti digitali. In realtà quelle norme non erano ancora entrate in vigore: le tutele sarebbero scattate alla fine di quest’anno.
Invece adesso si fa un passo indietro , Così, se Trump firmerà (come ci si aspetta , perchè da lui stesso fortemente voluto), i provider potranno raccogliere tutti i dati della navigazione , effettuando a tutti gli effetti una profilazione e quindi potranno vendere queste importanti informazioni personali ma in parte anche sociali e finanziarie , senza chiedere alcun permesso ai cittadini statunitensi che navigano in rete.